Adriano chiama l'Italia. Risponde il Catania?

Adriano chiama l'Italia. Risponde il Catania?

Il Catania si appresta a rafforzare l’asse offensivo, pensando al prossimo torneo di Serie B e alla quasi certa partenza del “Toro” Gonzalo Bergessio. Dopo i “soliti nomi”, rappresentati dai i vari Calaiò, Cacia, Pavoletti e Mancosu, ecco spuntare un clamoroso colpo ad effetto, anzi un colpo “imperiale” . Nella serata di mercoledì, l’ex attaccante di Fiorentina, Parma, Inter e Roma, Adriano Leite Ribeiro, noto semplicemente come Adriano, è stato avvistato a cena con l’amministratore delegato del Catania, Pablo Cosentino.


Quale possa essere il motivo dell’incontro resta incerto, ma lo stesso “Imperatore” non fa mistero del suo desiderio di voler tornare a giocare in Italia: "Mi piacerebbe, adoro l'Italia. Vorrei una squadra che mi possa aiutare a mettere la testa a posto, anche se poi tutto dipende dall'ambiente, dal gruppo. So che anch'io devo dimostrare a club e tifosi che sono veramente cambiato. Sono disposto a tutto ma sono davvero cambiato".


Nonostante il suo passato da bomber prolifico, il calciatore brasiliano, oggi 32enne, è fermo al palo da diversi anni. Infatti, dopo la pessima esperienza nella Capitale senza nemmeno una rete in 5 apparizioni, il suo ritorno in Patria è stato tutt’altro che positivo. Firmato un contratto con il Corinthians, si infortuna quasi subito (rottura del tendine d'Achille), restando fermo per quasi 5 mesi. Nonostante il grave infortunio, Adriano si rende protagonista dell'ennesimo cattivo episodio di condotta, andando a ballare in un locale, togliendosi lo stivaletto ortopedico che gli era stato ordinato dai medici del club paulista. Torna a disposizione del tecnico  solo nell’ottobre 2011, in una condizione fisico-atletico improponibile e la rescissione del contrattato a fine stagione è una logica conseguenza.
Dopo aver lasciato il Corinthians, il giocatore osserva un lungo periodo di inattività, fino al suo sfortunato approdo nel Flamengo, dove non giocherà mai essendo in notevole sovrappeso e nuovamente protagonista di “notti brave”. Il suo ritorno sul rettangolo verde lo deve all’Atletico Paranaense che, dopo aver testato il giocatore in allenamento, decise di dare fiducia all'attaccante offrendorgli un contratto a rendimento, che teneva conto dei gol realizzati e delle partite disputate, con un ingaggio base di poco più di 30 mila euro al mese.  Nonostante le premesse, per lui arrivarono solo 3 presenze ed una rete nella sconfitta contro il The Strongest in Libertadores.